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Attuale presidente della FIFA, la più alta organizzazione calcistica mondiale, Joseph Blatter è un dirigente sportivo svizzero classe ’36 che è arrivato prepotentemente all’attenzione dei media, qualche mese fa, a causa di uno scandalo di corruzione che ha colpito la FIFA tutta.

A causa di questo, Blatter si è dimesso da presidente FIFA lo scorso 2 giugno 2015, seppur dopo essere stato rieletto solo 4 giorni prima. Come lo stesso Blatter ci tenne a precisare nell’occasione, in realtà non si trattava di dimissioni vere e proprie, ma solo della rimissione della decisione al congresso straordinario del 20 luglio.

Un’altra tegola sulla testa di Blatter cade il 21 ottobre 2015, quando è sospeso per 90 giorni dal Comitato Etico FIFA per sospetta corruzione dopo che è stato scoperto un versamento di 2 milioni di euro, risalente al 2002, in favore di Michel Platini. Il 21 dicembre, sia Blatter che Platini vengono riconosciuti colpevoli dallo stesso Comitato Etico FIFA ed entrambe vengono squalificati per 8 anni, con effetto immediato.

Nella sua storia di presidente FIFA dobbiamo ricordare diverse novità sui regolamenti che hanno influito sul gioco del calcio, tra cui:

  • l’introduzione dei tre punti per vittoria
  • il cambio della regola del fuorigioco (oggi basta che solo una parte del corpo del giocatore sia oltre l’ultimo difensore per permettere al guardialinee di alzare la bandierina)
  • l’introduzione del divieto per il portiere di prendere la palla con le mani su retropassaggio volontario

Numerose le storie poco chiare che lo hanno coinvolto, come quando durante la premiazione della finale di Coppa del Mondo di Germania 2006 non si presentò per consegnare la coppa a Fabio Cannavaro (varie sono state le spiegazioni date dallo stesso Blatter in merito alla sua assenza, tra cui l’ultima è che “l’Italia non meritava di vincere a causa di un rigore datole contro l’Australia“), oppure la sua assenza per consegnare il premio del terzo posto, lo stesso anno, alla Germania, che vinse contro il Portogallo (in questo caso la motivazione era che i tedeschi lo avevano fischiato e che lui non si faceva fischiare due volte).

Uomo criticato da molti, probabilmente non conosceremo mai fino in fondo tutti gli intrighi che hanno caratterizzato la presidenza FIFA di Blatter, la cui storia a capo della prima organizzazione calcistica mondiale sembra tuttavia giunta definitivamente al termine.

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